DL Rilancio – Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro

Importante novità in riferimento alle spese necessarie per la riapertura in sicurezza delle attività.

L’Art. 128-bis del DL Rilancio, al fine di sostenere ed incentivare l’adozione di misure legate alla necessità di adeguare i processi produttivi e gli ambienti di lavoro, riconosce infatti un credito d’imposta del 60 % e per un massimo di 80.000 euro, delle spese sostenute nel 2020 in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del Covid-19.

Sono comprese le spese sostenute per gli interventi edilizi necessari per il rifacimento di spogliatoi e mense, per la realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni, per l’acquisto di arredi di sicurezza, nonché gli investimenti in attività innovative, compresi quelli necessari ad investimenti quali lo sviluppo o l’acquisto di strumenti e tecnologie necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa e per l’acquisto di attrezzature per il controllo della temperatura dei dipendenti e degli utenti.

Il credito d’imposta di cui all’Art. 128-bis del DL Rilancio è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese, comunque nel limite dei costi sostenuti.

La platea dei soggetti possibili beneficiari del credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro comprende gli operatori con attività aperte al pubblico, quali bar, ristoranti, alberghi, teatri e cinema. Viene tuttavia data facoltà al Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, di identificare ulteriori soggetti aventi diritto all’agevolazione così come di ampliare la platea degli investimenti ammissibili all’agevolazione.