Dal chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 360 del 16 Settembre 2020 è stata chiarita l’opportunità di cumulo sui medesimi investimenti dei crediti d’imposta definiti “Mezzogiorno” e “Beni Strumentali”, a patto che gli stessi non superino la quota totale dell’investimento.
Il succitato interpello sancisce come per analogia il Credito d’imposta beni strumentali 4.0 sia sovrapponibile con il vecchio “Iper-ammortamento”, misura che poteva già al tempo, così come previsto con la circolare n.34/2016, essere cumulata con il Credito d’Imposta Mezzogiorno.
La legge di Bilancio 2020 prevede infatti la commutabilità del credito d’imposta investimenti in beni strumentali 4.0 (ovvero 40 % in 5 anni) con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi a condizione che tale cumulo non superi, il costo sostenuto tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile IRAP, non porti al superamento del costo sostenuto.
Si prospetta così la possibilità di un incidenza agevolativa prossima al 90% per le piccole realtà imprenditoriali (al netto delle modifiche introdotte al Credito d’Imposta Mezzogiorno), che andrà tuttavia ridotta per tenere conto dell’effetto fiscale dovuto come detto alla non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile IRAP delle due agevolazioni.
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