Con la Legge di bilancio 2020 è stato ridefinito il quadro delle agevolazioni finalizzate agli investimenti in beni strumentali e alla informatizzazione ed automazione dei processi, introducendo un nuovo credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi e gli investimenti “Industria 4.0” che sostituisce di fatto i super-ammortamenti e gli iper-ammortamenti.
Si tratta dei beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese in chiave “Industria 4.0”, ovvero dei beni materiali di cui all’Allegato A alla L. 232/2016. È previsto un tetto massimo di 10 milioni di euro per i costi ammissibili. Il credito d’imposta per questa tipologia di beni è riconosciuto solo alle imprese, nella misura del:
– 40% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
– 20% per gli investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro.
Gli esercenti arti e professioni non possono beneficiare del credito d’imposta relativo agli investimenti in beni “Industria 4.0”.