Inizia a delinearsi la bozza della Legge di Bilancio 2021 nella quale come preannunciato la scorsa settimana trova spazio una importante proroga della norma agevolativa per l’acquisto di beni strumentali, ovvero del Credito di Imposta.
Le principali modifiche già oggetto dell’articolo delle scorsa settimana sono in sintesi le seguenti:
Incremento temporaneo di aliquota anche per i Beni 4.0, sempre individuati dall’Allegato A della legge 232/2016, per i quali si assisterà ai seguenti aumenti temporanei:
- Investimenti in 1° Fascia (tetto portato da 2,5 a 4 mln €) – Beneficio passa dal 40% al 50 % per il solo 2021, dopo di che ritornerà il limite di 2,5 Mln ed aliquota del 40 %;
- Investimenti in 2° Fascia (da 4 a 10 mln €) – Beneficio passa dal 20% al 30 % per il solo 2021, dopo di che ritornerà l’aliquota del 20 %;
- Investimenti oltre 10 mln € e fino a 20 mln € (prima esclusi) – Beneficio del 10 % sia per il 2021 che per il 2022.
Relativamente alle aliquote, per il solo 2021 il Credito per c.d. Beni Standard salirà dal 6 % al 10 %. Sarà inoltre introdotta un aliquota del 15 % per tutti i beni funzionali allo smart working. L’aliquota di base del 6 % verrà inoltre estesa anche ai Software non 4.0 (ovvero che non rientrano tra quelli annoverati nell’Allegato B della legge 232/2016), prima esclusi dal contributo.
Per le imprese PMI sotto i 5 Mln di € di fatturato o compensi il Credito sarà utilizzabile in compensazione in un unica quota annuale in luogo delle attuali 5 che con le modifiche in divenire diventeranno 3 (la bozza prevede una riduzione del tempo di fruizione minimo del credito di imposta da 5 a 3 anni).
Il diritto alla compensazione delle quota maturata del credito inizierà a decorrere dall’anno di entrata in funzione nel caso dei beni tradizionali e a decorrere dall’anno di avvenuta interconnessione nel caso dei beni digitali (ovvero di quelli con i requisiti per la c.d. 4.0).
Rispetto a quanto indicato la scorsa settimana, la retroattività prevista da Novembre 2020, sarà operativa per acquisti effettuati a partire dal 16 Novembre 2020.
Per fugare eventuali dubbi interpretativi si chiarisce che le informazioni sopra riportate saranno operative (salvo modifiche) solo all’atto dell’approvazione della nuova Legge di Bilancio e che pertanto al momento non sono confermate e certe!