Novità dal Simest per il supporto all’internazionalizzazione

Simest per vincere la sfida del rilancio internazionale del made in Italy, intende estendere il raggio d’azione e raggiungendo più aziende grazie all’introduzione di alcune importanti novità.

La prima riguarda l’ampliamento delle risorse del fondo 394 su cui vengono erogati i finanziamenti Simest per l’internazionalizzazione: è stato rifinanziato ed ora è pari a 600 milioni, con l’aggiunta di finanziamenti a fondo perduto che potranno arrivare fino al 50% di quanto richiesto.

Il secondo aspetto riguarda la finanziabilità di progetti all’interno dei Paesi dell’Unione europea, finora esclusi dal perimetro di intervento.

Il terzo punto riguarda l’innalzamento degli importi massimi finanziabili da Simest. Un’iniezione di liquidità a medio lungo termine che ha come unica condizione quella di avere una certa percentuale di fatturato proveniente dalle esportazioni.

Il quarto punto è il più importante: Simest ha previsto l’esenzione delle garanzie (fideiussione bancaria o assicurativa secondo la propria classe di merito) su tutti i finanziamenti Simest per le concessioni che saranno approvate da maggio sino al 31 dicembre 2020. Lo strumento diventa molto più flessibile e molto più rapido.

Da metà giugno, inoltre, si sono attivi i finanziamenti a fondo perduto previsti dall’ art 72 del Dl Cura Italia, che ha stanziato un apposito Fondo di Promozione Integrata del Made of Italy.

Dal 15 giugno quindi le imprese possono chiedere fino al 40% del finanziamento a fondo perduto (tranne per il finanziamento Inserimento Mercati esteri, dove la misura è al 20%), con un importo massimo concedibile a fondo perduto di 100 mila euro. La quota salirà fino al 50% – per un limite di 800 mila euro di aiuti complessivi per singola impresa – non appena arriverà il via libera della Commissione UE sull’applicazione alla misura del “temporary framework” sugli Aiuti di Stato. Il Cura Italia, infatti, prevede che la percentuale massima di finanziamento a fondo perduto possa arrivare al 50%. 

Per maggiori dettagli sui nuovi massimali si rimanda al seguente comunicato stampa.